Migliorarmi e emozionarmi di nuovo, queste le parole chiavi che avevo in testa durante l attesa delle settimane prima della partenza al mio 2° ecotrail "Francescano".
Conoscevo il percorso di cui mi sono innamorata, sapevo che non avrei ottenuto nessun posto di rilievo in classifica vedendo i partecipanti, quindi la sfida era impiegar meno tempo possibile.
Il valore aggiunto quest anno sono stati i miei compagni di viaggio, definiti i miei "uomini vintage", Daniele con cui non riesci a stare seria per 1 minuto, ti fa ridere anche quando sei preoccupata, e Jos uomo dai grandi valori, riflessivo, equilibrato. Insomma un bel trio che si completa!
Dopo una notte insonne in palestra siamo pronti con i nostri zaini pieni di aspettative, preoccupazioni ma Daniele sà come reagire con un "ma che te frega!!! ce mettemo il tempo che ce vole".
Si parte e una pioggia violenta ci mette subito alla prova dopo 10 min, durerà 2 ore giusto per rendere il terreno argilloso un vero scivolo per tutti, ovviamente i miei tempi sono sempre in ritardo e metto la giacca quando sono oramai zuppa.
Parto un pochino accellerata perdendo subito di vista i miei compagni, passo i primi check point e guardo la mia posizione, 66^ e 6^ donna quindi più della metà degli atleti son passati. La classifica è solo un modo piacevole a volte per continuare a stare su con la testa, ma in quel momento non ero positiva per niente, mi rincuoravo solo a pensare che la strada era ancora molto lunga.
Cammino, corro ma davanti a me non incontravo nessuno, dopo 2 ore ecco finalmente qualche atleta, saluto e vado. Mi torna in mente il gioco dell acchiapparella, in fondo era molto divertente. Altri controlli e finalmente avanzo, riprendo atleti, molti amici con cui si scherza e ci si prende in giro. Iniziava a girare bene e decido che al controllo del 60° km, dove avevo un cambio completo per la notte, non mi sarei fermata se non per cambiare le scarpe e calzini pieni di fango, recuperando un bel pò di tempo, ma anche una pazza decisione che mi sarebbe potuta costare parecchio!
Arriva la notte, metto la frontale special del mio capitano, mi fanno male i piedi, le gambe, la schiena, ho sonno ma dico che tutto sommato stò bene, mi prendo del tempo per dare notizie sulla pagina della mia squadra condividendo i miei stati d animo momentanei, alcuni divertenti che non potevo non condividere subito come ad esempio al check point dell 88° quando appena entrata mi dicono "sei la 3^ donna"... "credevo di essere 4^ bene"... " ma dimmi la seconda è passata da quanto tempo?" ..."stà dormendo di là"...."dammi 2 caffè che riparto subito"....mancavano ancora 42 km e tante ore ma ero troppo contenta in quel momento, poteva raggiungermi se si sarebbe svegliata, in fondo dalle ultratrailer ci si può aspettare di tutto anche quando manca poco!
Continuo nel bosco, di notte dove l anno scorso piangevo dalla paura, con gran sorpresa stavolta è l esatto contrario, sono felice di essere lì, sono fortunata a poter correre di nuovo in questi sentieri, penso ai miei amici che stanno tifando per me anche se dormono, sono carica di testa e distrutta fisicamente, penso a una doccia bollente e alla birra che berrò al posto del cappuccino, devo e voglio arrivare! Mancano una ventina di km e incontro Gianluca, abbiamo lo stesso passo, qualche parola e decidiamo di aiutarci fino in fondo, più che altro ci lamentavamo entrambi dei dolori, lui gambe di legno e io piedi di fuoco, insomma tra zoppi ci siam fatti compagnia. L arrivo si fa sempre più vicino e carichi come non mai saliamo Attigliano tutta di gran corsa, sono le 04.50, incredibile! Obbiettivo raggiunto, grandissima gioia, esultiamo, ci stringiamo la mano, una foto e brindiamo con una bella birra tanto meritata!
Ora il pensiero va ai miei amici Daniele e Jos, vado in palestra x una bella doccia e vedo Jos che dorme..mi avvicino, lo sveglio con dispiacere e dalla sua voce ho capito tutto, ritirato quasi al 90° per un gran dolore ai tendini. Mi dice che Daniele era in gran forma e che arriverà in fondo.
Mi chiama Tamara preoccupata x il suo Dromi che ha il telefono spento, la rassicuro dicendo di non preoccuparsi assolutamente che Daniele sta bene, anzi sai che faccio? Vado agli ultimi check point, l aspetto e ti faccio chiamare dal mio telefono, tu intanto stai tranquilla!!! Chiedo informazioni sulla strada da percorrere e raggiungo il 105 ° km, penultimo controllo, faccio colazione aspettando il fenomeno, lo vedo arrivare, gli vado incontro urlando dalla gioia e lui più felice di me, mi dice..SE NON CI FOSSI TE MONELLA..mitico!!! Sta benissimo, ride e mi fa ridere, chiama Tamara e riparte più carico di prima. Lo saluto e dico ti aspetto al prox controllo, dai che manca poco!
Finisher anche lui!
Che dire..grande gara, grandi amicizie ritrovate e consolidate, i ringraziamenti hanno una lista troppo lunga da scrivere ma è sottinteso che vanno a tutti, dai miei amici a casa a tutte le persone che ho incontrato lungo questo cammino. Mi viene in mente una frase dell organizzazione...lungo questo cammino pregate, per chi volete, ma pregate soprattutto per voi stessi, per essere migliori.