CAPITOLO 1: Al
momento dell’icrizione (la tranquillità).
“Un
Trail di 28K? Ma si, m’iscrivo an fil de gas anche senza
allenamento tanto per dare il giro alle gambe!”
Il
tutto è partito come una sorta di scusa per scappare dalla frenesia
pre-natalizia di Milano e gli Dei del Trail devono aver captato
questo mio pensiero pigiando sul tasto “EFFETTUA ISCRIZIONE”.
CAPITOLO 2: Prima
della partenza (la puzza di bruciato).
“Minchia, c’è il
team Salomon, Brunod più tantissime persone con maglie da finisher
del Tor de Geants e UTMB”
Chissà perchè ma
il vedere persone con grandi palmares “scomodarsi” per una 28K ha
instillato in me il dubbio che tutto sommato quello che mi aspettava
non era un semplice Trail.
CAPITOLO 3: In
corsa (la presa di coscienza).
“Sono un pirla! Sono
un pirla! Sono un pirla! Sono un pirla! Sono un pirla! Sono un pirla!
Sono un pirla!”
Ebbene si, mi sono
subito reso conto d’aver sottovalutato la competizione. Si è corso
con neve fino alle ginocchia e pendenze fino al 68%. Messa così
sembrerebbe il racconto d’una brutta esperienza, invece no!!! E’
stato fantastico, fantastico dormire 4 ore per notte al freddo in una
palestra con persone appena conosciute che condividono la tua stessa
passione, è stato fantastico correre di notte a 2700m e poter
scorgere tra le nubi un timido cielo stellato che sembrava dirti
“Goditi ogni passo, assapora la
fatica, gustati tutti i dolori ed ascolta.....ascolta il silenzio
assordante che la natura ti concede”
. A quel punto capisci d’essere un privilegiato perchè durante
ogni gara scopri lati di te stesso che altrimenti non verrebbero mai
a galla. Scopri d’essere vulnerabile, scopri d’essere una bestia
che non molla mai, scopri che il limite è solo dentro la tua testa,
scopri che non si tratta d’essere i più veloci o i più forti, ma
si tratta semplicemente d’essere se stessi.
CAPITOLO 4:
All’arrivo (l’insegnamento).
“Quando il
nemico si fa invisibile, tu diventi vulnerabile, ma se conosci te
stesso e il nemico, non temerai cento battaglie; se conosci te stesso
e non il tuo nemico per ogni vittoria subirai una sconfitta; se non
conosci nè te stesso nè il tuo nemico, soccomberai ad ogni
battaglia" (cit.)
3h e 45 è il tempo
finale, di cui 225 minuti d’insegnamento e 13500 secondi di
tribolato divertimento.